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40 anni dalla "tragedia del Sarrià"

dallo scudetto della Roma di Falcao

e dalla nascita del calcio-industria in Italia

 

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Falcao

Zico Socrates

Cerezo Junior Dirceu

Batista Edinho Juary

Pedrinho Eloi

Luvanor

in diretta dalla culla del calcio-industria in Italia 1980-1985

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40 anni dalla "tragedia del Sarrià"

dallo scudetto della Roma di Falcao

e dalla nascita del calcio-industria in Italia

preentazione - brano 2

 

Non si è mai vista una Roma  

       così grande e così bella                       

come quella di Falcao

 

           La città è moderna

diceva il vecchio al suo figlio

gli occhi pieni di terra

il tram fuori dai binari

 

l'avventura comincia

nel cuore delle nave

pensava il figlio zitto

pensava il figlio sorridendo

            

la città è moderna

diceva il vecchio al suo figlio

e era mutto e era sordo

ma che parlava e udiva

 

Trastevere

Milton Nascimento-Fernando Brant

a cidade é moderna
dizia o velho a seu filho
os olhos cheios de terra
o bonde fora dos trilhos

a aventura começa
no coração dos navios
pensava o filho calado
pensava o filho sorrindo

a cidade é moderna
dizia o velho a seu filho
e era surdo e era mudo
mas que falava e ouvia

 

.La triste e bella   saga dei brasiliani 

       dalla "tragedia del Sarrià" alle arene italiane

  Presentazione Brano 2

L'ottavo re di Roma
Il Dottore Dirette 
Baraonda alla corte di re Arthur  
Re morto... finita la Monarchia


                     

L'ottavo re di Roma

                                             (ottobre 82-luglio 84)

Dribbling, solo in caso di assoluta necessità, senza scherzi, serio, sempre. Bruno Conti, lupo di periferia, più giocoso, è tante volte utile pure nel trattenimento di palla per mantenere lo score. Liedholm imposta la saga del figlio adottivo nel contesto calcistico. Subentra allora l'aspetto umano e paisaggistico e storico e architettonico.

Aurelia, Cassia e Appia Antica. Le strade romane ornate da pine e cipressi, il cielo blu Todd-Ao punteggiato di nuvole bianche, riportano ai filmoni di Hollywood girati a Roma – Quo VadisBen HurCleopatraAnnibaleSansone e DallilaSpartacus... – e alle commedie italiane degli anni '50. Gli ingorghi del Grande Ingorgo Anulare, i tram e Trastevere – compiendo le sorti di Montmartre romana, ma dove si respira ancora aria dell'antica vita popolana – alla Roma felliniana, Roma in se stessa e alla dolce vita, Cinecittà, noi 1982, 83... e la nave va.

Juventus2-1Roma ottobre 1982

                            Roma 3-1 Pisa                                                          

                                    

                                                                    

                                                           

                                                   Carlo Ancellotti ci riprova dopo un anno di assenza

                                                                                                                         FotoReporters 81  Guerin Sportivo ottobre 1982

 

Roma, ottobre 1982. Il giovane commesso in un negozio di via dei Giubbonari brada e sventola le braccia al mattino freddo e pieno di sole:

- Tu sei della terra di Farcaao??!! Ma che bbbello! Comme si sta li?! Guarda che io son tifoso della Roma!!! Con lui in campo la squadra si proietta in un’altra sfera ... Che bbravo che è!...A te sono obbligato a fa’ un bel sconto ner pantaloni, va bbbene?

Negli occhi mandorle di una ragazza di Roma ho visto che Falcao aveva “esploso” in Italia prima di svelarsi al mondo come un genio dell’arte del palleggio al Mondiale di Spagna. Ogni quattro anni, se la seleção va bene al Mondiale il mondo “riscopre” il Brasile, che diventa di moda nei luoghi più inprobabili. La squadra brasiliana ha sbarlodito in Spagna con un “calcio di un altro pianeta” o “di un’altra galassia”. Non è andata bene solo nel pomeriggio della sempre ricordata in Brasile come la “tragedia del Sarrià”. L’eliminazione del sorprendente squadrone brasiliano - considerato una delle più forti nazionali gialle di tutti i tempi - dalla non meno sorprendente Italia, in cui nessuno ha scommesso  una lira fino a capovolgere tutti i prognostici dalla seconda fase alla finale. Soprattutto quando ha sconfitto i promessi campioni, la Seleção del 1982. Falcao ha segnato un gran gol contro la squadra azzurra, quello dello storico secondo pareggio provvisorio nell’indimenticabile gara di qualificazione alle semifinale.

da Stazione Termini (1953) Vittorio De Sica

campionato italiano 1982-'83

 

Nella domenica successiva, come sarebbe d’obbligo per un turista brasiliano per niente accidentale, anche se lì quasi per caso, si propone di fare l’incursione inaugurale nell' Olimpico per assistere a Roma-Pisa, rabbrividito dalla minaccia di rapina di teppisti in agguato intorno allo stadio o di gruppi di tifosi avversari in vena di scherzare con quelli dei padroni di casa. I pisani sono micidiali. I figli dei diseredati del primo miracolo italiano nelle stressate città industriali del nord della penisola sembrano determinati a vendicarsi di vivere in quartieri-dormitori nella periferia dei musei, lontano dalla bella vita e dal consumo. Ogni domenica spazzano con furia i centri delle piccole e medie città come eserciti di barbari degli anni di piombo o del secondo miracolo economico, scaricando la rabbia su “nemici” occasionali, tifosi di altre squadre o cittadini incauti. Centinaia di migliaia di italiani vanno agli stadi apparentemente senza paura di atacchi di delinquenti, però c‘è chi si preoccupi e ti metta in guardia: fossi in te, appena arrivato, non ci andrei mai da solo. Ma gli abonnati della Tribuna Monte Mario hanno diritto pure a posto per la macchina in un parcheggio sbarrato, cosa inpensabile in Brasile prima del ventunesimo secolo.

       Temerario, il reporter prende posto nella CurvaSud Distinti, accanto alla Curva Sud, dove si posta una delle più emozionanti tifoserie del pianeta. Gli ultrà della Curva Sud romanista sono molto più affascinanti che gli hooligan, giovani lupi feroci per cui la più grande diverzione è gridare e cantare in coro frasi di incoraggiamento e inni di lode alla loro squadra tratti da celebri pezzi musicali. Giovani lupi innamorati della Roma come dei selvaggi. Le partite più calde sono festival di canti, parole d'ordine ed esaltazione, tuoni di tamburi, ovazioni, fumi, coriandoli, bandiere e striscioni giallorossi e gialloverdi - spettacolo nello spettacolo del calcio-spettacolo. Il titolo mondiale dell'Italia fa con che i colori delle belle maglie delle squadre diventino più vividi. Ogni domenica pomeriggio fumi multicolori danno sfumature di grandiose produzioni operistiche alle sceneggiature intorno alle partite.

       Un striscione steso ai piedi della Curva Nord esprime l'intensità di vibrazione del sentimento romanista:

  Roma ascolta questa voce  che parla.

.È nostro cuore un cuor che con amore aspetta il tricolore

.....Nei momenti più caldi della partita la Sud intona all'unisono un ritornello che suona come una preghiera oppure o profezia:

   VINCEREMO! VINCEREMO! VINCEREMO IL TRI-COL-LOR!

,,,Le celebrazioni romaniste del calcio assumono aria di cerimonie mediuniche. Se un calciatore di casa resta per terra la Sud  prega in coro, alzando il braccio destro:

 ALZATI!

...Se è un nemico che cade, al ritmo di tamburi clama un tanto breve quanto macabro cantico di condanna, i pollici puntati giù, come coloro dei cesari dalla tribuna delle vestali:

DEVI MORIRE ! (tam, tam - tam - tam, tam)

   Manco per caso l'arbitro designato dal giudice sportivo della Federazione Italiana Giuoco Calcio  per una partita Roma-Atalanta si chiama Bergamo. Quando la rissa  è più calda e i romanisti si sentono vittime dei suoi errori la Sud si attaccano alle sue calcagne come se lui fosse un pleonasmo, cantando le due prime frasi del corale Va’ pensiero dell'opera Nabucco adattate a un grido infiammato contro l'uomo in nero, che starebbe aiutando la squadra ospite, nerazzurra:  

Bergamasco gran fil di mignoootta  pezzo di merda sei tu, sei neroblù!

 

   Lo stadio riflette le tensioni della città, con battute settantottine: Sei figlio di una cooperativa di puttane!!! - urla un tifoso della Distinti all'arbitro di Roma-Fiorentina un mese dopo la sfida con il Pisa. Nell'intervallo, lo stadio stracolmo, un tifoso accende una enorme canna di hashish. Spremutto nelle scale un tizio accanto gli chiede senza aggiramenti:

         - Mi fai dare un tiro?

         - Senz'altro. Ecco, prendila. Fumala tutta!

         - Tutta?! Ma... e te?

         - Ah, io non gliela voglio più... sono e-ster-re-fat-to!

 

  Tutti i pronostici sono favorevoli alla squadra di Falcao e dell’austriaco Herbert Prohaska , appena arrivato dall’Inter e che sembra piuttosto scialbo, nonostante l’onorevole cronista Gianni Brera lo abbia considerato il miglior in campo nel Juve-Roma. La Roma dovrà per forza vincere il Pisa. Allenati dal brasiliano Luis Vinicio i visitanti rientrano in Serie A dopo un’altra stagione in B. Dal suo storico sarebbero condannati a lottare contro una nuova retrocessione ma sorprendono nelle prime giornate della competizione. Sono a solo due punti dai leader, Roma e Verona. Lo stadio non è colmo e la Distinti presenta ampi spazi vuoti. Molto spazio per uno prendersi un po’ di sole nella brillante domenica d’autunno.

 

  La Roma perde per 1-0 all’inizio di una partita molto tesa, nonostante il suo favoritismo. Guida in duo con i veronesi un plotone compatto, con Juventus e Torino a solo un punto di stacco, in queste prime presentazioni di un lungo campionato a 16 squadre con turni di andata e ritorno. Siamo all’ottava giornata e i romani vengono dalla sconfitta contro la Juventus nell’antica sede del regno dei Saboia, oggi sede della Fiat.

  Nonostante la scossa, la squadra di casa domina la partita e pressiona nel tentativo di darne la svolta quando, quasi alla fine del primo tempo, Falcao spunta isolato nel settore sinistro della piccola area innanzi al portiere ManniniSarebbe vera gloria un gol di Falcao proprio nell’esordio all’Olimpico... lui è bravo, non fallirà quello. I muscoli tesi della gamba destra antecipano per un attimo il calcio con che l’asso dovrà infilare la palla in rete, in un probabile tiro al volo. Ma la palla prende una traiettoria totalmente imprevidibile in diagonale, passando lontano dalla traversa, in una delle rete più clamorosamente perse della storia.

  CARAALHOOO!!! - il reporter si alza di sbalzo e si siede subito dopo, vessato, ma un tifoso in avanti guarda in alto e per il pubblico intorno gridando e puntando: Guaaarda! C’è un brasiliano qua! Uno della terra di Farcao! Con decine di occhi e sorrisi attorno - ecco il popolo mio!... - ride per la platea come se fosse in una commedia di Cinecittà, un film di Totò fra gli antichi romani o una storia di ObelixAllea jacta est! Avendo chi si ricordi dell’ottavo re i brasiliani saranno sempre benvenuti a Roma. Veni vidi vinci grazie a Farcao...  

  La partita si è svolta sotto il segno di una gustosa tensione crescente, con il punteggio fermo sul 0-1 fino al trigesimo minuto del secondo tempo. Poi “una Roma insolitamente orgogliosa confeziona tre gol nell’ultimo quarto d’ora e s’invola solitaria primatista”, documentò il “Guerin Sportivo” tre giorni dopo. La Roma ha vinto per 3-1.

 



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vedi brani del racconto su altre pagine web da quiai BRANI 3 di


La triste e bella saga dei brasilianiBRANI 3

Alla presentazionetornare al brano precedente

 revoluciomnibus.com La triste e bella saga dei brasiliani 

.........................................dalla tragedia di Sarrià alle arene italiane

All'INDICE GENERALE >

    il quadrello del

                                                        

 

Sembra proprio come succede con una donna. Non si sa se non si ha guardato bene le altre o se solo il Guerin Sportivo ci faceva vedere il balletto del calcio in tutta la sua bellezza plastica.

C'erano altre riviste su calcio forse più belle del Guerin. Ma nessuna aveva delle fotografie con la qualità estetica del "vecchio" settimanale bolognese (fondato nel 1912) "di critica e politica sportiva" che i giornalisti di tutte le pubblicazioni specializzate o sezioni sportive di pubblicazioni d'informazione generale all'estero consultavano caso mai al meno per capire come si deve fotografare un sport quale il calcio, che fa con che tutti i partecipi si muovano in totale armonia oppure in gran contrasto di movimenti.

Riproducendo lungo la narrativa di La triste e bella saga dei brasiliani qualche foto storica del Guerin vogliamo anche rendere omaggio a uno dei migliori prodotti fra i tanti di rarissima qualità con che la "dotta e grassa" Bologna incanta il mondo.

     

                    

                                 

                          

                           



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