revoluciomnibus.com  

   40 anni dalla tragedia del Sarrià

 dallo storico scudetto della Roma di Falcao 

   ........ e  dalla nascita del calcio-industria in Italia 

.. ....... .......... 5 luglio 1982 – 14 maggio 1983

.................... ... 1982-85 · 2022-2025    

                   Leggi il libro e segui la partita 40 anni doppo

   

PERCHÉ IL CALCIO HA PERDUTO

   Le Torri Gemelle del WTC, Nuova York, erano appena implose e un editore romano mi domanda: Ma perché lei non scrive sui brasiliani di adesso?
  Primavera a Rio – gli uccelli rilasciano i primi trilli. In nove mesi Cafu, Ronaldo, Rrrroberto Carlos avrebbero conquistato il quinto Mondiale per il Brasile.   Questa si prefigura la prima generazione di grandi assi dopo quella che si è rivelata al mondo nel Mondiale di Spagna del 1982.
 
  A vent'anni dalla strage di Sarrià, che trascorrerebbero nel 2002...       
Sarà forse spingere un po' troppo  proporre un flashback su qualcosa che sembra così remota.          
Passano cinque anni e la generazione pentacampionessa va in Germania per l'indubbitabile conquista del hexa, il Brasile tecnicamente di gran lunga superiore a tutti, lontano anni luce da qualsiasi squadra nel 2006.
Titolo del giorno di Brasile-Francia nei quarti-di-finale in Germania:
 Oggi Zidane va in pensione
 
Di nuovo Zinedine Zidane fa miracoli e dopo un capello in Ronaldo lancia la palla su misura a Thierry Henry per il gol dell'1-0.
Zidane sembrava un po' Falcao nel Mondiale del '82. L'eleganza con che giocava quando riceveva la palla, si fermava, guardava... sembrava un palo distribuendo gioco da manco a destra – commenta il narratore della partita in cui Cafu, Rrrrroberto Carlos... hanno detto addio alla maglia gialloverde.
 
Falcao  
Zico  Socrates
Cerezo Junior Dirceu
Edinho  Batista  Pedrinho
  Juary Eloi Luvanor

 

..............                   
   

    La triste e bella

saga dei brasiliani

 dalla tragedia del Sarrià alle arene italiane

  

      Assi ex-morti-di-fame ormai miliardari sono ora disprezzati per mancanza di grinta e vibrazione in un torneo in cui fanno capire non aver più nulla da conquistare. A differenza della squadra del '82, che non ha conquistato nulla.

Questa volta non hanno ingiallito come Ronaldo nel 1998. Hanno snobbato l'unica roba diversa del solito piatto di riso-e-fagioli che la folla può consumare.

Mancanza di brio, perfino di carattere... di tutto sono accusati. C'è chi ricordi Rrrrroberto Carlos ostentando, come un bimbo, orologi da 100 mille dollari prima del Mondiale del '98.

Quanta differenza in comparazione con la nazionale della democrazia corinthiana e delle giornate per la fine della ditadura militare - Diretas Já.

Da un momento all'altro la folla distrugge gli ornamenti che ci sono voluti settimane da fare, donne e bimbi tagliando e annodando striscia dopo striscia le striscie e bandiere gialloverdi della patria del calcio, e strappa la finta,

LA GRINTA LA GRAZIA   E L'ATTILLATURA

 

 

inzuppata e ubriaca maglia della nazionale che forse non è mai stata tanto in grado di vincere una sfida del genere prima del suo esordio. Divorziata dalla indig-nazione idolatra gli assi sono maledetti.

Tutto all'inverso della nazionale del '82, che inaspettatamente ha riempito gli occhi di tutti dimostrando essere la favorita in campo con il suo futebol-arte per poi essere soppiantata dalla azzurra nello storico pomeriggio della "tragedia del Sarrià", piangere l'elliminazione e essere ricevuta con festa all'aeroporto di Rio.

Cosa era cambiato tanto in 20 anni?

Gli assi del '82 hanno protagonizzato la nascita del calcio-industria che l'ha fatta finita con l'attillatura del gioco e dei calciatori. Un po' fuori ruolo in una farsa denunciata dalla presa di posizione discreta ma energica di Socrates, il Doutor Diretas-Já, quando di livello superiore i giocatori di quell'epoca avevano, oltre la classe, quel che manca a tanti assi di oggigiorno - umiltà. E grinta. Pure nella sconfita che rispecchia i più gravi disastri della vita. E se non avevano la testa a posto per amministrare la carriera e la propria reputazione si facevano del male davvero.

Perché la generazione del 1982, che non ha vinto nulla, è sempre ricordata.

Perché il calcio ha perduto la grinta, la grazia e l'attillatura.

 

È quello che si assiste da qui.

       

 

 
 

         

                                                                       

 

 

 

 

 

 

 

 IN DIRETTA DALLA CULLA DEL CALCIO-INDUSTRIA   DI QUA